I 10 libri sulla musica che non potete non leggere

Top Ten dei libri sulla musica da leggere

Musica da leggere

Dovete sapere che la creazione di una grande compilation così come una separazione, richiede più fatica di quanto sembri. Devi iniziare alla grande, devi catturare l’attenzione! Allo stesso livello metti il secondo brano, poi devi risparmiare cartucce inserendo brani di minore intensità. Eh… sono tante le regole. Comunque… ho iniziato a pensare a una cassetta per Laura. Conosco i suoi gusti e cercherò di farla felice. E per la prima volta, so di poterci riuscire.”

Ora, anche noi come Rob, lo straordinario personaggio di “Alta infedeltà”, abbiamo provato a creare una nostra compilation, non di brani, ma di libri, testi che riteniamo – senza alcuna presunzione se non quella che ci rende appassionati della musica, il suo studio, la sua storia – imperdibili e che vi consigliamo come alternativa al sudoku e a Novella 2000 (che si sappia, ci piacciono molto entrambi!). Detto questo, iniziamo con la nostra grande compilation.

Top ten

Naturalmente, non potevamo esimerci dal coinvolgere i nostri musicisti nella creazione di questa particolarissima classifica, non vi sveleremo quali libri appartengono alla libreria o comodino di quale artista, lasciandovi il piacere di indovinare.

Ragamala. La mia vita. La mia Musica di Ravi Shankar

Edito da Arcana, questo libro racconta non solo un paese straordinario, l’India, ma anche una vita incredibile, quella di Ravi Shankar, il più grande suonatore di sitar del mondo e tra i maggiori esponenti della cultura indiana. Il suo incontro con George Harrison, che ne ha firmato l’Introduzione del libro, e con nomi come Philip Glass e Zubin Meta, e ancora Woodstock  e il tour nella Russia sovietica in piena guerra fredda, una carrellata di eventi e personaggi che rendono questo testo un vero viaggio nel tempo.

Come funziona la musica di David Byrne

Il leader e fondatore dei Talking Heads (Dio li benedica!) firma questo libro con piglio intellettuale, consegnandoci una riflessione filosofica, forse ontologica, sulla natura stessa della musica. Parlando di sé e della sua esperienza Byrne ci porta in giro per il mondo – il suo e quello geografico – per dirci che la creazione di un testo, di una melodia, persino di un genere sono il risultato di influenze sociali, culturali, di circostanze ben legate ad un’epoca e ad uno spazio specifici. Un libro per chi idolatra Byrne e la sua attitudine antropologica. Edito da Bompiani.

Alta fedeltà di Nick Hornby

Una lettura confessionale tutta al maschile. La prima del suo genere. Rob Fleming, personaggio spiantato e irresistibile ci racconta le sue sfighe, i suoi amori – leggendariamente catalogati come le “cinque memorabili fregature di tutti i tempi” – i suoi sogni, la sua musica. La penna ironica e fluidissima di Hornby conquista dalla prima pagina ed è impossibile non empatizzare con il suo protagonista. A rendere il libro ancora più memorabile, arrivò nel 2000 il film di Stephen Frears con John Cusack, Jack Black, Tim Robbins e Catherine Zeta – Jones.  Da leggere, prima ancora che da vedere. Tranquilli, vi aspetta il lieto fine! Edito da Guanda.

Il modo di dire addio. Conversazioni sulla musica, l’amore, la vita di Leonard Cohen

Ci manca. Ci manca terribilmente. Per questa ragione, questo libro, edito da Il Saggiatore, è ancora più necessario. Un poeta, un cantastorie dell’amore e della malinconia, del mondo fumoso e imperfetto, del bisogno di risposte e di redenzione, Cohen si confessa e lo fa senza nascondersi dietro il mito che, suo malgrado, è per tutti noi, generazione dopo generazione. Parla di droga, di alcol, di amori finiti come quello con un’altra icona, Janis Joplin, di depressione,  il male oscuro, insegnando a tutti noi che sì è vero “c’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”.

La musica sveglia il tempo di Daniel Barenboim

Questo non è un libro per musicisti o per non-musicisti, è piuttosto un libro per le menti curiose di scoprire le corrispondenze fra musica e vita, e la saggezza che diventa comprensibile all’orecchio pensante. Tali scoperte non sono privilegi riservati ai musicisti di grande talento che fin dalla più tenera età ricevono un’educazione musicale, né una torre d’avorio o un lusso riservato ai ricchi; sono convinto che sviluppare l’intelligenza dell’orecchio sia una necessità fondamentale.” Così il maestro Daniel Barenboim, l’enfant prodige che a 11 anni suona come pianista nelle principali orchestre d’Europa, ci spiega perché dovremmo leggere il suo libro. Una lettura mistica che abbraccia con disinvoltura, ma mai in modo superficiale, le grandi opere classiche e la guerra in Palestina. Edito da Feltrinelli.

Topi caldi: Frank Zappa e altri bei malanni di Riccardo Bertoncelli

Un titolo che più bizzarro non si può, ma Bertoncelli ci ha abituato alle stravaganze sin dai tempi di “Paesaggi immaginari” e, in effetti, qui di immaginario ce n’è e anche tanto. Musica e memorie personali, grandi biografie e aneddoti fantastici. Difficile dire quale sia il confine tra la verità e la leggenda, ma poi nella musica che importa? Leggere Bertoncelli ti fa venire voglia di salire su una Harley e sfrecciare sulle highways americane in compagnia di Kerouac. Edito da Giunti.

Musicofilia di Oliver Sacks

Sì avete letto bene, Oliver Sacks, medico e neurologo inglese, lo stesso che nel 1973 scrisse Risvegli da cui Penny Marshall trasse l’omonimo film con due giganti come Robert De Niro e Robin Williams. In questo libro, edito da Adelphi, Sacks affronta la complessa relazione tra organi uditivi e cervello, tra stati d’animo, come eccitazione e depressione, e la musica. Per farlo, utilizza quelle che Giuseppe Montesano ha definito “narrazioni di vite”, aggiungendo “Da Musicofilia affiorano temi che sembrano provenire dalle meditazioni di un pitagorico o di un monaco esperto di gregoriano, ma espresse e lette nella lingua delle neuroscienze”

 

Intervista sulla musica di Luciano Berio

Il libro del compositore Luciano Berio, edito da Laterza, ci piace per la sua fondamentale premessa che è poi la nostra stessa visione della musica e che, in qualche modo, è anche alla base della nostra Casa Editrice “Cercare di definire la musica è un po’ come cercare di definire la poesia: si tratta cioè di un’operazione felicemente impossibile. La musica è tutto quello che si ascolta con l’intenzione di ascoltare musica“. Pensiamo di aver detto tutto.

Al di là della musica di John Cage

John Cage, basterebbe il nome del più grande musicista e teorico musicale del secolo scorso per rendere questo libro imprescindibile in ogni biblioteca. Al di là della musica  è un’intervista che Cage ha rilasciato nel 1982 e che arriva in Italia per la prima volta solo nel 2013 con Mimesis. Una chiacchierata che ci permette di ripercorre l’esistenza di un pioniere, non solo attraverso le grandi storie, ma soprattutto negli interstizi della vita di tutti i giorni. E che quelle parole così piene di vita, di sogno e speranza siano le parole di un settantenne ci sorprende ancora di più.

La musica liberata di Luca Castelli

Estate 1999: Shawn Fanning distribuisce ai suoi amici la prima versione di Napster. Autunno 2001: Steve Jobs presenta l’iPod. Autunno 2007: i Radiohead pubblicano su Internet il nuovo album In Rainbows. E chiedono al pubblico di deciderne il prezzo. Bastassero questi tre episodi a raccontare ciò che è successo alla musica negli ultimi dieci anni, sarebbe tutto più semplice. Ma non è così.” La discografia è morta. Evviva la discografia. Vogliamo immaginare scenari diversi senza temere l’apocalisse, perché quello che conta, in fondo, la musica, c’è ancora. Ed è proprio da quella che bisogna partire. Il libro di Castelli ci regala una disamina della storia più recente, permettendoci di guardare al domani senza isterismi. Edito da Arcana.

 

Buona lettura, gente!